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Qualità dell'aria, il problema sono polveri e benzene

Alla base della manovra un'analisi dei dati del 2000. Ogni giorno finiscono nell'aria 313 chili di polveri, 209 di benzene e 23 mila chili di ossido di carbonio

Punto di partenza delle valutazioni svolte dall'Amministrazione comunale in vista della riproposizione della manovra antinquinamento è stata l'analisi dei dati sulla qualità dell'aria in città. Una qualità dell'aria che si presenta sicuramente migliorata per diversi parametri, ma che ha problemi su tre versanti: ozono, polveri e benzene. Grazie alle politiche di questi anni (con i controlli obbligatori annuali sui gasi di scarico) ed al rinnovo del parco veicolare, nell'anno 2000 c'è stato il rispetto dei limiti di qualità (quelli riferiti alla tutela della salute, che sono diversi dai valori di attenzione fissati allo scopo di adottare provvedimenti preventivi) per sostanze come biossido di azoto, polveri totali e un miglioramento per ossido di carbonio (che ha registrato 1 solo sforamento). Il superamento dei livelli di attenzione ha riguardato invece l'ozono per 89 volte sul totale delle stazioni, (specie nel periodo estivo e per ben 77 volte nella centralina di piazza XX Settembre che è una zona pedonalizzata, tipicamente caratterizzata da concentrazioni maggiori proprio per la modesta presenza di inquinanti primari da traffico). Superamenti delle soglie di attenzione (125) e delle soglie di allarme (4) ci sono invece stati per le polveri totali sospese. Qui i superamenti hanno una evidente correlazione con le zone di maggior traffico (via Giardini, via Nonantolana e largo Garibaldi). Più complessa la situazione per il benzene che viene rilevato stabilmente in modo automatico, solo dalle stazioni di via Nonantolana e di piazza XX Settembre. Una campagna di controlli (tramite campionatori passivi) è però stata effettuata in 73 punti della città, tra il 26 settembre e il 3 ottobre 2001. Comparando i dati di questa campagna di breve durata con quelli corrispondenti della stazione di Via Nonantolana, che riguardano l'intero anno, si può stimare che in diversi punti della zona urbana vi sia superamento dell'obiettivo di qualità. Le analisi confermano poi come le giornate dove si rilevano i maggiori sforamenti sono quelle centrali della settimana (giovedì, seguito da mercoledì e venerdì) e come le ore del giorno più a rischio vadano dalle 13 alle 19 per l'ozono e dalle 19 alle 21 per il biossido di azoto. Confermato anche, con l'eccezione dell'ozono, che i mesi col più alto inquinamento sono quelli invernali, tra novembre e marzo. Vale la pena evidenziare come, per le polveri, nelle stazioni di via Nonantolana ci siano stati 9 superamenti a gennaio e 14 a febbraio, mentre in via Giardini i superamenti sono stati 13 a gennaio e 17 a febbraio. Una analisi su base pluriennale evidenzia poi come le polveri siano l'unica sostanza per la quale, tra 98-99 e 99-2000, pur nel rispetto dei limiti di qualità dell'aria (riferiti alla tutela della salute), si sia registrato un aumento nel numero di sforamenti dei valori di attenzione. I dati sulla presenza di inquinanti sono poi stati incrociati con quelli sulla composizione del parco vetture circolanti. Il numero di vetture catalizzate è cresciuto progressivamente di circa di circa 6-7% ogni anno sino a raggiungere il 57% a fine 2000. Prevalgono poi in maniera netta le vetture a benzina (scese comunque dall'85% del 1999 all'83% del 2000), seguite dai diesel (passati dal 10% nel '99 al 12% nel 2000) mentre restano al 5% gli altri tipi di vetture (gpl, metano, elettriche). Il calcolo dell'emissione quotidiana di inquinanti ha poi preso come riferimento i dati relativi al piano della mobilità che parlano di circa 350 mila spostamenti al giorno di veicoli a motore con una lunghezza media di 3 chilometri per ogni spostamento. Ciò significa 1 milione e 47 mila chilometri percorsi ogni giorno dalle autovetture, 61 mila da ciclomotori e 16.700 da autobus. Queste cifre, tradotte in sostanze inquinanti prodotte quotidianamente sull'intero territorio comunale significano quasi 23 mila chili di ossido di carbonio, 2500 chili di biossido di azoto, 313 chili di polveri, 209 di benzene. Nell'area nella quale è stata attuata la manovra, considerando solo le autovetture e i veicoli commerciali leggeri, risulta che sono percorsi ogni giorno 518.200 Km. Quotidianamente vengono emessi 9.700 chili di ossido di carbonio, 590 chili di biossido di azoto, 59 chili di polvere e 83 chili di benzene. Rispetto a questi dati, la stima è che la manovra antinquinamento dello scorso inverno abbia consentito, per ogni giornata di applicazione, di risparmiare 1.278 chili di ossido di carbonio, 69 chili di biossido di azoto, 3 chili di polveri e 13 di benzene.

Comune di Modena, Comunicato stampa nr.: 2001_01603 del 22/11/2001

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