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La coltivazione del mirtillo americano

Se la coltivazione di specie europee ha poche possibilità di divenire economicamente conveniente, maggiore interesse presenta la coltivazione di mirtilli di origine nordamericana. Si tratta di piante che possono raggiungere l'altezza di 1-4 metri che non hanno bisogno di sostegni i cui frutti sono più grossi rispetto a mirtilli selvatici e sono raccolti in grappoli ricoperti di pruina di sapore gradevole. Si adatta ad essere coltivato in collina e in montagna riuscendo a resistere alle basse temperature ma ha un fabbisogno di freddo invernale.

Un fattore condizionante è pero rappresentato dal terreno; vuole infatti un terreno a ph acido intorno a 5,5 per potersi sviluppare al meglio e terreni sciolti e ricchi di sostanza organica. Le cultivar che si possono scegliere sono varie e si differenziano anche in base alla pezzatura del frutto;

Fra di esse vi sono la darrow, la bluecrop, la dixi ecc.

L'epoca più propizia per realizzare l'impianto è a fine inverno per l'italia settentrionale con un sesto d'impianto 2,5x2,5.

Per quanto concerne la concimazione si può ricorrere a solfato potassico o ammonico essendo entrambi a reazione acida distribuendolo a 15-20cm dalla pianta evitando il contatto con le radici.

La potatura non va eseguita nei primi 3 anni (si eliminano solo i rami deboli) viene invece eseguita successivamente quando la pianta è in produzione per contenere la produzione e aumentarne la pezzatura tenendo in considerazione che il mirtillo produce sui rami di un anno. Va comunque eseguita una potatura leggera specialmente se le cultivar sono vigorose eseguendo diradamenti, e accorciamenti dei rami ricchi di gemme possibilmente verso fine inverno.

L'irrigazione è necessaria soprattutto nel periodo primaverile estivo con sistemi a goccia o a pioggia. Fra le avversità vi possono essere attacchi di moniliosi o di muffa grigia da combattere con prodotti acuprici prima della fioritura. Fra gli insetti è da temere il dittero Rhagoletis pomonella nonché alcuni coleotteri.

Il mirtilleto è in piena produzione tra il sesto e il decimo anno arrivando a produrre dai 1,5 ai 3 kg per pianta (ad ettaro intorno ai 40 ql. I frutti vengono raccolti a mano in appositi contenitori ma in america la maggior parte della produzione viene raccolta a macchina. Il mirtillo oltre che per il consumo fresco può essere trasformato in sciroppi, marmellate, aquavite, liquori, per macedonie gelati e torte.

Altro particolare importante è che questo frutto possiede qualità farmaceutiche essendo indicato come cura contro il diabete e quale miglioratore della vista crepuscolare.

MORDINI PER. AGR. ROBERTO

Mirtillo americano

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Collegio Provinciale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Modena