Home | Bacheca

Ringraziamento per il 50° anniversario dell'I.T.A. Ignazio Calvi

50 come gli anni di vita per il Nostro Istituto Tecnico Agrario.

In 50 anni si è assistito ai diversi cambiamenti dell' agricoltura: da un' agricoltura di tipo "famigliare" che sfamava le famiglie numerose del dopoguerra, si è passati all' agricoltura intensiva o estensiva a seconda delle varie epoche.

L'importanza del Nostro Istituto è basilare, poichè strettamente legato all' agricoltura, ha formato e seguito tecnici in grado di migliorare le attività tradizionali dei campi, portandole agli alti livelli qualitativi attuali nazionali ed internazionali, che tutti noi conosciamo.

Non voglio descrivere i 50 anni della Nostra Scuola, anche perchè chi scrive ne ha molti meno ed ha avuto solo la possibilità di frequentarlo come studente e non come docente, che negli anni avrebbe avuto modo di toccare con mano il susseguirsi delle varie evoluzioni.

Il 2010 è importante perchè è stato proclamato dall'ONU, come ANNO INTERNAZIONALE DELLA BIODIVERSITA' e proprio su questo fatto vorrei che venisse posta l'attenzione.

Tutti noi sappiamo dell' importanza del settore agricolo, che non a caso è il settore primario, primario come l'esigenza di mangiare, infatti senza la terra non potremmo vivere.

La terra ci dona diversi prodotti: dai vegetali, alla carne, al latte ed altri e l' agricoltura con tutte le sue tecniche è il "mezzo", per avere sempre tutto questo a nostra disposizione.

Per svolgere al meglio questa funzione, si è assistito nel corso degli anni, legato alle "mode" ed esigenze economiche dei vari tempi, ad una progressiva "intensivizzazione" (se cosi si può definire) dei terreni fino a portarli quasi all' impoverimento si sostanze nutritive.

La cosa più eclatante è che molte specie animali e vegetali, nel corso degli anni, sono sparite progressivamente, causando danni all' ecosistema.

Secondo molti studi, l'agricoltura (e non solo essa) avrebbe partecipato a questo evento in maniera involontaria, mi spiego meglio: con le produzioni intensive, soprattutto quelle che economicamente erano e sono le più remunerative, sono state soppiantate varietà autoctone di ogni zona e regione d' Italia, perdendo così un inestimabile e vario patrimonio genetico. Correlato a questo fenomeno si è assistito/assistendo ad una diminuzione di molti insetti, tra cui le api, che proprio grazie al loro lavoro le piante esistono.

Come spariscono le api, spariscono le piante, ma anche gli insetti dannosi e gli uccellini che se ne cibano e poco alla volta, tutto il resto.

Dal punto di vista agricolo non tutti gli insetti sono utili, anzi la maggior parte è dannosa perciò bisogna far fronte loro anche in maniera radicale; l' Agricoltura ci è venuta in aiuto, in quanto se prima si trattava a calendario, si è passati alla lotta guidata,integrata ed infine biologica, quindi non tutto ciò che è agricolo è sinonimo di negatività, però avere una maggiore responsabilità verso l' ecosistema questo deve appartenere a tutti.

Per preservare il nostro ambiente e quindi anche la nostra salute, ovviamente non si può chiedere agli agricoltori di smettere di fare il loro lavoro (che è già faticoso...), bensì coinvolgere tutte le persone a contribuire a tutelare il nostro paesaggio ed i nostri piccoli orti e giardini.

In altre parole, se vediamo nel nostro orto o frutteto un insetto, non dobbiamo precipitarci a comperare un superinsetticida, bensì osservare e cercare ove possibile un' alternativa biologica che tuteli noi ed il nostro "piccolo regno verde".

Bastano piccoli gesti per migliorare e salvare il pianeta, anche perchè se non agiamo in tempo, presto o tardi la Terra si "ribellerà" non donandoci più alimenti e quindi saremo costretti ad abbandonarla.

Ricordiamoci che I POPOLI CHE ABBANDONANO LA TERRA SONO DESTINATI ALLA DECADENZA, questo motto campeggia presso la sede dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Modena, al quale la sottoscritta appartiene e dovremmo impararlo un po' tutti a memoria.

Grazie ancora da P.A: Toselli Federica

torna su

Collegio Provinciale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Modena