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Lutto nel mondo dei professionisti:
Cav. Per. Agr. ATTILIO TABACCHI

Attilio Tabaccchi
Il giorno 23 febbraio 2011 è mancato all'affetto dei suoi cari il Cav. Attilio Tabacchi

CURRICULUM VITAE DEL P.A. ATTILIO TABACCHI

All’Istituto Tecnico Agrario Statale di Brescia nell’anno 1948 mi sono diplomato e già a fine anno iniziai il mio lavoro come volontario presso l’Ispettorato Prov.le Agrario di Modena, nell’Ufficio Zootecnico, quale Assistente del Dr. G. Baccarani – il mio incarico era il recupero dei bovini di razza Reggiana (fromentina) della pezzata nera e bruna alpina, già iscritte ante guerra ai rispettivi libri genealogici provinciali.

Fui componente delle Commissioni Zootecniche per la gestione del Mercato Bestiame e per la qualificazione dei soggetti destinati alla riproduzione e iscrizione ai libri genealogici. Frutto di tale impegno fu che nella primavera del 1949 l’allora Ministro dell’Agricoltura, On. Grassi, inaugurava la prima Rassegna Zootecnica Modenese organizzata dall’Ispett. Prov.le Agrario, ove furono esposti i migliori capi di bovine campionesse nella produzione di latte e di tori campioni con pedegree altamente qualificati oltre che per la fecondazione naturale, anche per le prime fecondazioni artificiali già richieste in provincia.

Collaboratore nel ricostituendo Istituto Zootecnico Prov.le sotto la direzione del Prof. Parisi, ove fu allestito il primo Centro di Fecondazione Artificiale della Prov. di Modena e zone vicignori.

Contemporaneamente, alla fine del 1949 inizio 1950, iniziai a svolgere l’attività di Tecnico Agrario presso aziende agricole private con funzioni di assistenza zootecnica e assistenza agraria alle colture specializzate in frutticoltura, viticoltura e coltivazioni industriali intensive.

Nell’autunno dell’anno 1950 divenni Assistente del Dr. I. Bevilacqua capo ufficio del settore piante arboree da frutto e collaborai per l’organizzazione dei corsi pratici di potatura supportati da proiezioni di films messi a disposizione dalla Soc. Solplant S.p.A. di Milano, girati sulle più moderne e sofisticate tecniche di quel momento in campo internazionale per la difesa fitosanitaria contro i parassiti delle piante.

In questo periodo di volontariato presso l’ I.P.A. che si rivelò poi per me un ottimo periodo di praticantato, sono da ricordare fatti storici della politica italiana: le lotte dei braccianti agricoli, le lotte contadine contro la mezzadria e le lotte a favore della espropriazione delle grandi proprietà terriere, basate sul presupposto “la terra ai contadini o a chi la lavora”.

Anche qui nel modenese si ebbe l’esproprio memorabile del “bosco di S. Felice” di proprietà dei Conti Carrobio Pisicelli che fu lottizzato in piccoli poderi assegnati a coltivatori diretti di vari pensieri politici. Tali aziende col tempo si dimostrarono troppo piccole ed insufficienti per una loro sostentazione economica, ma allora utili per la produzione di voti politici. – Si pensi che già in quel tempo si parlava di Europa Unita e di Mercato Comune Europeo, il che voleva dire che una politica di polverizzazione della proprietà terriera non aveva nessun nesso logico.

L’anno 1951 fu l’inizio della mia attività professionale autonoma.
Dalla Società Solplant S.p.A. di Milano ottenni l’incarico di occuparmi della propaganda tecnico-commerciale dei prodotti per l’agricoltura di sua produzione. Non fu certamente cosa facile all’inizio del mio nuovo lavoro, ma l’entusiasmo e l’inventiva non mi mancavano per affrontare le incognite, problemi e contrarietà incontrate, dovute alla incredulità conservatrice degli agricoltori e alla diffidenza della mano d’opera contadina, che vedeva in questi nuovi prodotti, i loro nemici concorrenti più pericolosi.

A proposito, potrebbero essere scritti racconti, aneddoti e fatti realmente successi che, nel loro insieme hanno fatto epoca.

Non c’è luogo a dubbio che l’avvento e l’uso sempre più mirato di questi nuovi prodotti fitosanitari hanno molto inciso negli anni cinquanta – sessanta sulla evoluzione dei sistemi di coltivazione delle varie colture sempre più specializzate, determinando nel mondo agricolo una positiva trasformazione socio-economica, soprattutto al vantaggio del settore industriale e artigiano. – Possiamo ricordare che già nel 1952/1953 l’apporto della tecnica dei diserbi chimici (e in questo caso del riso) con l’uso del diserbante MCPA irrorato da apposite attrezzature applicate su elicotteri “Sikoschi” e (attrezzati dalla ditta Sige di Torino) si ottennero risultati tecnico-economici più che positivi.

“Non sempre è tutto oro quel che luce”.
Tale tecnica è stata portatrice di scioperi e di viva protesta da parte dei lavoratori agricoli e principalmente delle mondine che si videro venir meno del lavoro indispensabile per loro, però altrettanto da eliminare perché il più oneroso per l’agricoltura.

“Tutto non avviene solo per nuocere”
Infatti questa manodopera femminile e anche maschile venuta disponibile, diede inizio al primo lavoro manifatturiero a domicilio organizzato dalle neonate industrie laniere, della zona nel carpigiano, sfociando come ben si sa in quel boom del settore industriale e artigiano dell’abbigliamento e della confezione nella provincia, sconfinando anche nelle Province limitrofe.

1971. Il mio desiderio di difesa della nostra professionalità manifestata sempre ad ogni occasione di incontri con i miei colleghi di lavoro e concorrenti, mi convinse a cedere all’invito di alcuni di questi a partecipare alla vita del Collegio Prov.le dei Periti Agrari di Modena. Già nel febbraio del 1972, perché eletto, mi trovai facente parte del Consiglio direttivo del Collegio, presieduto allora dal caro e compianto collega P.A. Perdetti Aristide, con la qualifica di tesoriere, da quel momento mi impegnai progressivamente a far conoscere e a fare valere il titolo di perito agrario in ogni riunione tecnica e socio-economica, nell’ampio settore agrario indetta da: Enti, Istituzioni, Associazioni, U.T.E., Sindacati, Consorzi, Cooperative, ecc…….Tale fine e scopo aumentò in me con la mia elezione a Presidente nell’anno 1984, carica che tutt’ora ricopro per la quasi unanime volontà di chi ha votato nelle Assemblee per il rinnovo delle cariche sociali. Tutto ciò che ho pensato di fare in passato e che viene fatto tutt’ora, è sempre frutto di una sentita collaborazione da me riconosciuta, di tutto lo “staff dirigenziale” formato da colleghi che operano nei diversi settori della attività professionale, sia in forma autonoma, che subordinata, della professione di perito agrario.

La necessità improrogabile di avere un nostro organo ufficiale attivo e presente presso l’Ente Regione per motivi di essere informati sulle decisioni tecnico-amministrative prese dal Consiglio Regionale Agricoltura e per difesa della ns. professione di P.A., nel gennaio dell’anno 996 fra Collegi Prov.li di: Bologna, Piacenza, Parma, Modena, Ravenna, Ferrara, Forlì e Rimini, si è costituito con atto notarile il Coordinamento Regionale dei Periti Agrari del quale ne fanno parte anche tutti i presidenti interessati.

1977. Presso la C.C.I.A.A. di Modena, quale iscritto al sindacato Agenti di Commercio FNARC come loro consigliere (carica che ho mantenuto fino al 1995). Fra i diversi compiti sostenuti con giusta causa per difendere la ns. categoria e la ns. professionalità dall’anno 1985 al 1993 ho avuto l’opportunità di essere membro della Commissione per l’ammissione e l’iscrizione a ruolo Agenti di Commercio – Settore Agricoltura. – sempre alla C.C.I.A.A. faccio parte della Commissione Prezzi, ai fini della valutazione delle scorte dotali agrarie.

Da parte dell’Assessore all’Agricoltura di Modena, nell’anno 1986 quale rappresentante del Collegio dei Periti Agrari, fui chiamato a fare parte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Obbligatorio Fitosanitario della Provincia. Ho avuto così il piacere di ritrovarmi con stimati rappresentanti di enti e associazioni, che formano tutt’ora tale consiglio: il Direttore del Consorzio dello S.P.A.A. dell’osservatorio fitopatologico regionale, i rappresentanti della Confagricoltura, della Col diretti, della C.I.A. e quali tecnici agrari, il rappresentante dell’Ordine Dr. Agronomi e Forestali.

Debbo dire che in tutte le riunioni di Consiglio, mi sono trovato molto d’accordo col Dr. Agr. Boschi Valentino, disponibilissimo in modo reciproco, per dare i pareri adeguati sui problemi tecnici, mentre gli argomenti di normale amministrazione, venivano discussi dai rappresentanti delle varie associazioni di categoria, ognuno desideroso di prevalere nella discussione.

Dei tanti argomenti tecnici risolti, primo fra tutti il discutere sul programma di prove tecniche, che ogni anno il Consorzio si propone di fare presso campi sperimentali, organizzati in aziende agricole disponibili.

La programmazione settimanale di lotta fitosanitaria delle varie colture supportato da 25 stazioni agro-meteorologiche sparse per la provincia, che ogni azienda agricola interessata può leggere su manifesti murari esposti in località visibili, oppure sentite su segreteria telefonica del Consorzio Obbligatorio Fitosanitario e dello S.P.A.A., o attraverso il Servizio informativo televideo Arianna di Teleradiocittà di Modena.

“Studio del servizio raccolta contenitori vuoti e bonificati di fitofarmaci, con le modalità di conferimento nei 21 centri di stoccaggio attivati in provincia” è da annoverare che questo servizio è stato il primo a essere organizzato con bassissimo impatto ambientale e altrettanto basso costo per l’agricoltore socio del Consorzio.

“Redazione di un repertorio di prodotti fitofarmaci più in uso in frutticoltura” è un manuale che riassume tutti i requisiti per costituire un vademecum molto importante per i consorziati, ai quali è destinato e quant’altri che si interessano di possederlo, di altre province. A tale repertorio, ne verrà affiancato un altro che tratterà dell’uso di tutti gli erbicidi necessari per le diverse coltivazioni.

L’amicizia con agricoltori, tecnici agrari e persone che contano nel ns. mondo agricolo prov.le, assieme al P.A. Torricelli Gilberto, al Dr. Agr. Ferrari Paolo, convinti e giustamente consci di voler creare un qualcosa che sprigionasse simpatia, sincerità e “a ruota libera” nel modo di esprimerci nelle occasioni di programmati incontri, si è pensato di costituire insieme ad altri otto Colleghi tecnici fondatori, una Associazione volontaria che, con atto notarile costitutivo fatto il 19/04/1989, fu denominata “Associazione dei Tecnici Agricoli della Provincia di Modena”. Tale Associazione si propone di tutelare, promuovere, sviluppare ed aggiornare la figura professionale del Tecnico Agricolo in tutti i modi e le forme consentite dalla legislazione vigente e futura e ciò a integrazione dell’operato degli Ordini e Collegi Professionali: Dr. Agronomi e Forestali, Medici Veterinari, Periti Agrari, Agrotecnici e Geometri, privi di veste sindacale.

Dopo un anno dall’incarico della ICI Solplant a rappresentarla per i suoi prodotti per l’agricoltura, fui avvicinato dalla ditta C.I.M (Compagnia Ibridi Mais) di Milano, per l’inoltro e vendita dei suoi mais ibridi nel mercato italiano. Quindi si aggiunsero problematiche consimili, ma che completavano la richiesta da parte di agricoltori del mio necessario bagaglio tecnico e professionale.

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RICONOSCIMENTO PRESIDENZA AD HONOREM DEL P.A. ATTILIO TABACCHI PER LA RIVISTA “IL PERITO AGRARIO”

Il Consiglio Direttivo del Collegio Provinciale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Modena in data 20 giugno 2005 ha conferito al Per. Agr. Attilio Tabacchi la Presidenza ad honorem, per i meriti e per l’assiduo impegno dedicato al Collegio in tanti anni di attività, rappresentandolo per 23 ANNI quale Presidente, fornendo al Collegio un validissimo contributo, partecipando attivamente a tutti gli impegni di rappresentanza e seguendo in prima persona tutte le problematiche inerenti l’agricoltura.

Il Per. Agr. Attilio Tabacchi iniziò l’attività lavorativa alla fine degli anni quaranta, quale Tecnico Agrario presso aziende agricole. Nell’anno 1951 intraprese l’attività professionale presso la Società Solplant, ottenendo l’incarico di tecnico commerciale dei prodotti per l’agricoltura.

Il desiderio di difesa della professionalità del perito agrario lo convinse nei primi anni sessanta ad iscriversi all’Albo Professionale e a partecipare assiduamente alla vita del Collegio.

Nell’anno 1972 con la qualifica di Tesoriere, venne eletto dal Consiglio Direttivo e da quel momento si impegnò progressivamente a fare conoscere e a fare valere il titolo di perito agrario, in ogni riunione tecnica e socio-economica dell’ambiente agricolo modenese.

Nel 1977 ha ottenuto la carica di Consigliere, presso la Camera di Commercio di Modena, quale iscritto al sindacato Agenti di Commercio, carica mantenuta sino all’anno 1995.

Nell’anno 1982 venne eletto Presidente del Collegio, carica ricoperta fino al 20 giugno 2005, per un lunghissimo periodo ha dato lustro alla categoria professionale del perito agrario.

Dall’anno 1986 ai primi anni 2000 ha rappresentato il Collegio nel Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Obbligatorio Fitosanitario della Provincia di Modena.

Nell’anno 1989 ha contribuito alla costituzione, insieme ad altri otto colleghi tecnici agricoli, dell’Associazione dei Tecnici Agricoli della Provincia di Modena, associazione che si propone di tutelare, promuovere e aggiornare la figura professionale del Tecnico Agricolo, a integrazione dell’operato degli Ordini e Collegi Professionali dei: Periti Agrari, Dr. Agronomi e Forestali, Medici Veterinari, Agrotecnici e Geometri.

Per l’assidua e continuativa collaborazione offerta al Collegio Provinciale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Modena, con grande professionalità ed esperienza, in data 14/12/2001 è stato insignito dal Prefetto della Provincia di Modena, dell’Onorificenza di Cavaliere della Repubblica.

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COMMEMORAZIONE

Cav. Per. Agr. Attilio Tabacchi
Presidente Onorario del Collegio Provinciale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Modena.

Noi tutti abbiamo avuto il privilegio e l’onore di conoscere le sue qualità umane e professionali, la sua onestà e generosità. La categoria dei periti agrari è riconoscente per la Sua lunga ed instancabile dedizione al Collegio, un modello che ne rende incancellabile il ricordo.

Se ne ricorda le qualità umane e professionali, che lo hanno visto fin dall’anno 1951 intraprendere l’attività di tecnico commerciale di prodotti dell’agricoltura.

Il desiderio di difesa della professionalità del perito agrario, lo convinse nei primi anni sessanta ad iscriversi all’Albo Professionale e nell’anno 1972, con la qualifica di Tesoriere, venne eletto dal Consiglio Direttivo.

In ogni riunione tecnica e socio-economica dell’ambiente agricolo modenese, fece conoscere e valere il titolo di perito agrario.

Dal 1977, nella carica di Consigliere presso la Camera di Commercio di Modena, quale iscritto al sindacato agenti di commercio fino al 1995.

Il suo impegno, lo portò a raggiungere il ruolo di Maestro Assaggiatore della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

Nel 1982 venne eletto Presidente del Collegio dei Periti Agrari della Provincia di Modena, incarico ricoperto fino al 20 giugno 2005, con capacità, professionalità e instancabile dedizione, che dal 1986 all’anno 2000 lo portò a rappresentare il Collegio nel c.d.a. del Consorzio Obbligatorio Fitosanitario della Provincia di Modena.

All’amico, all’uomo, al padre, il Presidente dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Modena Per. Agr. Claudio Losi, a nome degli iscritti, di tutti i Consiglieri, Revisori dei Conti e la segretaria Elena, porgono alla moglie Sig.ra Carla, le più sincere condoglianze, partecipando al lutto.

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COMMEMORAZIONE
Associazione dei Tecnici Agricoli della Provincia di Modena

“I popoli che abbandonano la terra, sono destinati alla decadenza” questo citava il Presidente dell’Associazione dei Tecnici Agricoli della Provincia di Modena Cav. Per. Agr. Attilio Tabacchi.

Nell’anno 1989 l’amicizia con agricoltori e tecnici agrari del mondo agricolo prov.le, convinto di voler creare un qualcosa che sprigionasse un momento di condivisione, nello spirito conviviale della famiglia agricola, diede vita insieme ad altri otto soci fondatori l’Associazione dei Tecnici Agricoli della Provincia di Modena.

Il Presidente dell’Associazione dei Tecnici Agricoli della Provincia di Modena Per. Agr. Claudio Losi, a nome di tutti i soci, dei Consiglieri e la segretaria Elena, partecipano al dolore della moglie Sig.ra Carla, porgendo le più sentite condoglianze.

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Così lo ricorda la Per. Agr. Federica Toselli

In questi giorni è venuto a mancare il NOSTRO Presidente ad Honorem, il Cav. Per. Aggr. Attilio Tabacchi, che per lungo tempo ha rappresentato il Collegio dei Periti Agrari di Modena e la realtà agricola modenese, sia a livello provinciale che a livello nazionale.

Io sono stata una dei pochi "giovani" che ha avuto modo di conoscerlo, non c'era confidenza, però dietro quella parvenza un po' austera, si nascondeva la passione per l'agricoltura, affinchè anche i giovani riuscissero a capire e farne parte di un settore snobbato da sempre, ma di "primaria" importanza. Tutta questa SUA passione però era moderata, discreta non si imponeva ma al momento opportuno era disponibile a tutti; un po' come un nonno prende per mano il nipote e lo accompagna ad affacciarsi alla vita ed alle sfide che lo attenderanno, istruendo ma senza intimorire.

Mi sono permessa di usare queste parole così informali, ma per me è un modo di ricordare un Presidente, degno di tale appellativo, grazie ancora Sig. Attilio!

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Collegio Provinciale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Modena