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CPO CUP
COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITÀ DEL COMITATO UNITARIO DELLE PROFESSIONI DELLA PROVINCIA DI MODENA

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CONSIGLIERA DI PARITA’ DELLA PROVINCIA DI MODENA

COMITATO PER LA PROMOZIONE DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE

Con il patrocinio

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA

CONVEGNO
"LA VIOLENZA SULLE DONNE: ASPETTI GIURIDICI, CRIMINOLOGICI, PSICOLOGICI E SOCIALI" VENERDÌ 27 MARZO 2015

DONNE IN AGRICOLTURA, LE DIVERSE REALTA' FEMMINILI NEI CAMPI
di Toselli Per. Agr. Federica

[Scarica PDF dell'originale]

Le donne in Agricoltura, hanno sempre avuto impiego sin dai tempi più remoti, nella cura e dedizione della terra e della famiglia, incontrando difficoltà legate alla conciliazione di questi due ruoli, su cui gravitava l'economia rurale nella maggior parte delle famiglie della nostra zona, prima dello sviluppo economico.

Le mansioni che occupavano le nostre antenate erano per la maggior parte dei casi, di tipo fisico, nessuna svolgeva ruoli di comando, o di contrattazione, in quanto poche avevano la possibilità di frequentare la scuola. Raramente potevano accedere oltre la licenza elementare dato che era compito loro prendersi cura della casa, della famiglia e delle campagne, motivi che spiegano l' elevata presenza femminile, nei campi. Questa situazione era vissuta sì come un peso, un'ingiustizia, ma purtroppo per molte ragazze e donne era l’unica realtà.

La violenza esisteva anche un tempo, non in tutte le famiglie e con i tristi epiloghi a cui spesso assistiamo oggi, ma c'era. La violenza era per lo più psicologica, perché si considerava la Donna come persona inferiore e lei stessa non aveva il coraggio di denunciare, per scarsa informazione e per mancanza di soldi: cosa avrebbe fatto via da casa, senza un lavoro? Come avrebbe fatto a sopportare la vergogna per aver lasciato il tetto famigliare? La violenza fisica non veniva risparmiata nemmeno davanti ai figli.

Nel tempo le donne occupate nel settore primario diminuiscono, ma la difficoltà di conciliare famiglia e lavoro, anche se ci sono stati dei miglioramenti, rimane.

Secondo un’ analisi condotta da Coldiretti ed ISTAT, il 30% delle aziende agricole italiane è condotta da donne e, considerando le problematiche legate alla crisi, c’è stato un lieve aumento delle donne imprenditrici o socie in azienda, dato in controtendenza rispetto alle aziende agricole gestite da uomini. Rimangono comunque le problematiche riguardo al difficile accesso al credito, agli elevati costi aziendali, ai servizi di consulenza alle imprese, alla ricerca, all’innovazione, alla formazione e alla crisi, che ha portato alla “mortalità” delle imprese: in molti casi sono aziende a conduzione famigliare. E permane la difficoltà di gestire contemporaneamente casa-lavoro e famiglia.

Da una recente raccolta dati, relativi fino al 2014, la presenza delle donne imprenditrici agricole, nella provincia di Modena, è la seguente:

Data di esportazione: 18-03-2015

Filtri utilizzati:

Presenza delle donne imprenditrici agricole nella provincia di Modena
Divisione Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni
A 01 Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, c... 2.136 2.128 68 104
A 02 Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali 21 21 0 0
A 03 Pesca e acquacoltura 1 1 0 0
Total 2.158 2.150 68 104

Data di esportazione: 18-03-2015

Filtri utilizzati: Provincia MODENA

Presenza delle donne imprenditrici agricole nella provincia di Modena
Settore Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni
A Agricoltura, silvicoltura pesca 8.522 8.468 193 424

Per quanto concerne la donna Perito Agrario Libera Professionista i dati (aggiornati all’anno 2011), illustrano questa situazione:

su 3180 Periti Agrari Italiani liberi professionisti, 2944, sono uomini e 236 donne;

su 337 Periti Agrari dell’Emilia-Romagna, liberi professionisti, 303 sono uomini e 34 sono donne;

su 36 Periti Agrari Modenesi, liberi professionisti, 32 sono uomini e 4 sono donne.

MEDIA REDDITO NETTO ANNUALE – ANNO 2011
ETÀITALIA MITALIA FEMILIA ROMAGNA MEMILIA ROMAGNA FMODENA MMODENA F
<=3012.504,2111.047,1616.609,337.670,5020.991,000,00
31-3519.907,0314.503,0316.342,6610.218,000,000,00
36-4022.409,8416.155,3931.664,7813.234,4026.937,003.707,00
41-4521.349,4225.827,6932.816,7420.655,0058.952,5026.111,00
46-5029.983,1712.832,9346.106,6719.262,3335.299,7510.603,50
51-5526.888,6015.557,3333.229,482.575,0032.553,330,00
56-6030.831,8019.805,0033.905,7530.978,0035.339,000,00
61-6524.248,9717.643,0033.395,640,0022.165,500,00
>=6621.197,350,0031.497,290,0019.308,330,00

Considerando i dati sul reddito inerenti la provincia di Modena, sono state evidenziate le differenze tra uomini e donne tra le fasce di età 36-40 e 41-45 anni, periodo in cui il lavoro dovrebbe pienamente concretizzarsi, ma si evince che nella prima fascia (36-40) il reddito delle professioniste è estremamente basso, rispetto alla componente maschile, in quanto, questo periodo spesso coincide con la nascita e cura dei figli. L’impegno tra lavoro e famiglia è al massimo e non sempre è possibile lavorare 10- 12 ore. Analizzando la fascia di età 41-45 anni, il reddito delle professioniste aumenta, pur rimanendo inferiore a quello maschile. Nella fascia di età 46-50 anni, si vede ulteriormente la netta demarcazione tra uomini e donne, poiché le professioniste appartenenti a quell’ età sono poche e molte volte non sono più i figli a dover essere accuditi, ma i genitori anziani che richiedono assistenza e quindi bisogna assentarsi spesso dal posto di lavoro. In particolare le donne Perito Agrario libere professioniste sono poche anche perché la stessa clientela, soprattutto agli inizi della carriera della Professionista, è titubante nell' affidarsi e fidarsi, di una donna che tratti di agricoltura, nonostante la nostra categoria, come altre, preveda corsi di formazione continua.

Modena, lì 27 Marzo 2015

Toselli Per. Agr. Federica

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